Kasami: "La Serie A è un dovere. A lungo siamo stati in emergenza, ma siamo forti"

Lunga intervista del centrocampista Pajtim Kasami al Corriere del Ticino in cui lo svizzero parla della sua esperienza alla Sampdoria e della crescita della squadra nelle ultime settimane: “Troppe volte durante la stagione abbiamo dovuto far fronte a diverse assenze di peso, qualunque squadra, anche Parma o Como, senza cinque titolari farebbe fatica. Abbiamo giocato sovente in emergenza, ma ora le cose vanno meglio. - continua Kasami - La maglia della Sampdoria è molto pesante e non è fatta per tutti. Il club è reduce da alcuni anni complicati e, ovviamente, ora le aspettative sono elevate. Il ritorno in Serie A, detto altrimenti, non è un’opzione. È un dovere. In quanto giocatore di esperienza, avverto pienamente questa responsabilità. Ho avuto modo di conoscere altri ambienti caldi, ma l’aria che si respira al Luigi Ferraris è unica. La Sampdoria supera i 18 mila abbonati”.

Spazio poi al suo arrivo in blucerchiato: “Avevo ancora un anno di contratto con l’Olympiacos, ma l’arrivo di un nuovo allenatore con idee diverse dalle mie mia ha spinto lontano. Avevo diverse offerte sul tavolo e ho preso tempo per decidere il progetto giusto, tramite il mio amico Borriello e Radrizzani è nata la trattativa. Sono arrivato in settembre, a campionato già iniziato, ma sono riuscito a salire al volo sull’ultimo treno”.

Spazio poi a Pirlo: “Essere guidati da una leggenda del calcio italiano è un privilegio. I suoi consigli mi hanno permesso di migliorare diversi aspetti del mio gioco, da fuori nota dei dettagli che in campo ci sfuggono e così alla fine riesce a fare la differenza. Il gruppo creato è sano e come dicevo, quando è al completo ha dimostrato di essere fra i migliori della Serie B”.