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L'Uomo nero sulla vendita Juventus

L'Uomo nero sulla vendita Juventus
mercoledì 29 agosto 2007, 08:192007
di Appi .
fonte di Alvise Cagnazzo per NESTI CHANNEL - carlonesti.it

Entusiasta per l'inizio di un campionato, a suo modo di vedere, avvincente quanto squilibrato, con il trio composto da Inter, Milan e Roma a dominare, dall'alto, una classifica che si preannuncia dilatata nel cono della retrocessione, con Livorno, Empoli e Siena alle prese con variegati problemi, l'Uomo nero non ha saputo resistere al richiamo del mercato, fagocitando giudizi e trattativa sino ad ora solo accennate. Lodando Hamsik e Pazzini, erede naturale del "Kaiser" Toni, senza dimenticare, il malcapitato Iaquinta. E sull'offerta, concreta, del colosso americano dei cartoni animati per rilevare la nuova Juventus formato famiglia...

Domanda - Gentile Uomo nero, con l'inizio del campionato, a cambiare è la collocazione delle sue interviste. Sino a quando non decideranno di chiudere questo ciclo, naturalmente.

Risposta - Ride - Non lo chiuderanno, stia tranquillo. E se lo chiuderanno, vorrà dire che sono stato tanto bravo da scoprire qualche nervo nascosto. Sarebbe una vittoria, lo sa?

Domanda - La vedo sereno, rispetto all'ultima volta. Come mai?

Risposta - Forse perchè è diminuito il tasso di chiamate sospette che ricevevo, anche se l'ennesimo nuovo numero di telefono che le ho fornito, penso sia riuscito a fornire un contributo non trascurabile.

Domanda - Ha osservato bene Iaquinta goleador e, soprattutto, ha cambiato idea su di lui?

Risposta - Iaquinta, ha un problema. Quello della poca freddezza sotto porta.

Domanda - Ma non le sembra di esagerare, in fondo ha siglato una doppietta contro il Livorno?

Risposta - Per prima cosa, si è fatto ammonire come un "pollo". Certe cose, a ventisette anni, non si devono fare. In secondo luogo, ha realizzato un rigore, non riuscendo a sbagliarlo. Ed una rete con il sedere. A esagerare, è lei non certo io. Il ragazzo, però, ha mostrato una grande intesa con David Trezeguet. Ed allora, il discorso cambia. E non di poco. Da seconda punta, io avevo pronosticato un Iaquinta preferito a Del Piero. Mi sembra di non essermi sbagliato, non crede? E se ha ascoltato l'ultima conferenza stampa di Ranieri, si accorge che le ho dato l'ennesima anticipazione. D'altronde, mi era stato confidato tutto tempo fa.

Domanda - Lei insiste su Iaquinta al posto di Del Piero nella formazione titolare?

Risposta - Le ho parlato di questo tempo fa, e la conferma arriva dal campo. Ed arriva pure da altre fonti. Iaquinta è un pupillo di Ranieri, è giocherà la metà più uno delle partite di Del Piero.

Domanda - In generale, quale giocatore della Juventus ha destato in lei maggiori sensazioni positive?

Risposta - Senza dubbio Trezeguet, ma preferirei soffermarmi su un giocatore che la Juventus ha opzionato, dando Blasi e Zalayeta al Napoli a prezzi stracciati, pur di ottenere una prelazione. E mi riferisco ad Hamsik, che ha disputato una gara splendida contro il Cagliari. La sconfitta, però, è la dimostrazione di come questo Napoli dovrà pensare a salvarsi. Stesso discorso per il Genoa di Gasperini, che ha perso, in maniera rovinosa, la prima sfida casalinga. Comunque, Hamsik è un grande giocatore. In questa Juventus, sarebbe stato più utile di Tiago.

Domanda - Come valuta le parole di conforto del presidente De Laurentiis al termine della sfida, persa, con il Cagliari?

Risposta - Sono le parole di chi non conosce questo mondo, e di chi ci si trova in mezzo solo per motivi commerciali. Come può dire che c'è chi ha fatto peggio del suo Napoli? E' assurdo solo pensare una frase del genere. Il Cagliari, privo di Suazo, ha vinto due a zero giocando con il tridente, fuori casa. Ciò significa che il Napoli non fa paura, e che stimola discorsi più vicini alla zona retrocessione che alla zona Uefa. E poi, il suo pubblico è come un lungo coltello a serramanico. A Genoa, applaudiranno e sosterranno sempre gli uomini di Gasperini. A Napoli, invece, già si inizia a svuotare lo stadio. E' questione di mentalità. Di una mentalità che non è vincente.

Domanda - Torniamo alla Juventus. La possibilità di una futura cessione della società, fa discutere. Lei, cosa pensa in merito?

Risposta - Che tutto questo, lo avevo anticipato mesi addietro. Che sono stato il primo ad insistere, senza cercare scuse e giustificazioni. Andando sul concreto, fornendo dati. Questo, è un discorso molto serio, ma lo voglio approfondire in futuro.

Domanda - Non può, deve anticipare adesso qualcosa. La misteriosa offerta di cui aveva parlato, era quella del colosso americano dei cartoni animati?

Risposta - Esatto, ma ci sarebbe anche un'altra opzione. Ma non voglio parlarne adesso, magari fra un pò di tempo. Loro, verrebbero alla Juventus solo per investire denaro, ed ampliare il mercato di giocattoli e cartoni, rinvigorendo "Juventus Channel". Questa indiscrezione che le ho appena raccontato, costituisce una delle richieste presentate per l'offerta d'acquisto. Una delle prime, naturalmente. La Juventus, in questo caso, non sarebbe più proprietaria dell'emittente, ma beneficiaria legittima. Ad oggi, "Juventus Channel", per come è stata impostata, non convince. E spero che l'esclusiva su due magre sfide in Inghilterra non faccia credere di aver guadagnato molto, a livello di ascolti e abbonamenti.

Domanda - Nello specifico, quale è la strategia degli americani?

Risposta - La strategia del colosso americano è semplice, ed apre nuovi scenari. Noi mettiamo i soldi, tanti soldi. Voi, invece, mettete dirigenti competenti. Sono stati chiari, questo è quanto loro chiedono, ed hanno già chiesto, l'anno scorso. Ma forse, vendere una società in cadetteria a chi vuole monetizzare molto, come gli Elkann, non conviene. Non so il perché del primo rifiuto, anzi lo so ma voglio parlargliene in un secondo momento. Ma non pensi che gli americani siano disposti a tollerare la presenza di Cobolli Gigli. Questo, sia chiaro.

Domanda - Si è anche parlato di un testamento di Gianni Agnelli, con la richiesta, formale, alla Famiglia di non allontanarsi mai dalla Juventus.

Risposta - Smentisco in maniera categorica. Non c'è mai stata nessuna clausola testamentaria simile. Ma solo una richiesta, morale, di non abbandonare mai la detenzione di quote della società. Insomma, di essere sempre nel cuore di Torino e della Juventus con il nome Agnelli. Non è stato specificato, però, se con una quota di maggioranza o di minoranza. Lo vede che il mio discorso torna? Entra un nuovo proprietario e gli Elkann rimangono in società con una quota di minoranza, rispettando tutte le volontà della Famiglia Agnelli. Come ha fatto in passato la Lafico.

Domanda - Nel caso, la dirigenza cambierà nella sua totalità, o solo in una piccola parte?

Risposta - Guardi, la dirigenza, inevitabilmente, dovrà cambiare. Una cosa, è però certa. L'offerta, e la volontà di acquistare, esistono. E poi, non si dica che l'acquirente non è serio. La serietà è persino superiore a quella di Abramovich, Glazer o Calderon. I padroni americani, come le ho appena detto, vogliono solo investire su un marchio, quello della Juventus, con piena libertà di scelta gestionale a favore di dirigenti competenti, a loro graditi. Sa quanti pupazzetti con la maglia della Juventus, abbinata ai vari personaggi animati che producono, verrebbero venduti in tutto in America e in Asia? Adesso, il rapporto commerciale, esiste. Ma ciò che può accadere in futuro, è un qualcosa di realmente straordinario. Sotto il profilo della disponibilità economica, naturalmente.

Domanda - Scusi, ma allora perché la società non vende?

Risposta - Per ora, nicchia. Nel suo libro, il consigliere di amministrazione che ha preso il posto di Tardelli ha detto che, per ora, si rimane uniti. Ma per il futuro, si è tutti nelle mani del Signore. E se ci si rivolge a lui, vuol dire che le cose non vanno bene. E che magari possono anche cambiare.

Domanda - Lo sa che, da oggi, le interviste saranno sospese?

Risposta - La smetta, non è vero. Ciò che dico, viene ripreso da molti mezzi di informazione, e l'attenzione dei giornali, nei miei confronti, è elevata. Rivelando chi sono, invece, molte cose potrebbero invece cambiare. La mia immagine, andrebbe a schiacciare il vigore delle parole sino ad ora professate. E poi, come diceva Anassagora, le apparenze sono un modo di vedere l'invisibile. E' fortunato ad avermi, lo sa?

Domanda - Solo sino a che non chiuderanno le interviste, gentile Uomo nero. La prossima volta, di cosa vorrà parlare?

Risposta - La rincuoro. Io, non decido niente. Racconto solo ciò di cui sono a conoscenza.

LA REDAZIONE DEL "NESTI CHANNEL" e di "TMW", OSPITA VOLENTIERI LE OPINIONI DEL PERSONAGGIO MISTERIOSO, OVVERO DELL'UOMO NERO, MA SI DISSOCIA DAI PARERI STESSI, CHE SONO FRUTTO ESCLUSIVAMENTE DEI PUNTI DI VISTA DELL'INTERVISTATO.